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Cavi: guida alla nuova normativa

Cavi: giuda alla nuova normativa | Sacchi Elettroforniture

AICE, l’associazione federata ANIE che rappresenta le aziende produttrici di cavi, presenta il nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione CPR, noto come Regolamento CPR. Entrerà in vigore a luglio 2017 e rappresenta la legislazione europea che stabilisce i requisiti base e le caratteristiche essenziali armonizzate, che tutti i prodotti progettati per essere installati in modo permanente nelle opere di ingegneria civile (es. edifici, ospedali, cinema, ecc.) devono garantire per l’ambito di applicazione.

Con l’obiettivo di aumentare la sicurezza in caso di incendio, la Comunità Europea ha incluso i cavi nel Regolamento CPR in vigore per tutti gli Stati dell’UE dal 1° Luglio 2013. L’applicabilità ai cavi elettrici è divenuta operativa dal 10 Giugno 2016 con la pubblicazione della Norma EN 50575 (per la reazione al fuoco) nell’elenco delle Norme armonizzate ai sensi del Regolamento stesso (Comunicazione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, 2016/C 209/03).

Nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione CPR

L’obiettivo della CPR


La Commissione Europea, all’interno delle caratteristiche considerate rilevanti ai fini della sicurezza delle costruzioni, ha deciso di considerare per i cavi la reazione, la resistenza al fuoco e il rilascio di sostanze nocive riconoscendo l’importanza del loro comportamento e il loro ruolo in caso di incendio. L’obiettivo della CPR è quello di garantire la libera circolazione dei prodotti da costruzione nell’Unione Europea stabilendo un linguaggio tecnico armonizzato per definire un sistema di classificazione con severi metodi di prova specifici.

 

I cavi elettrici e il regolamento CPR


La Commissione Europea, all’interno delle caratteristiche rilevanti ai fini della sicurezza delle costruzioni, prende in considerazione per i cavi la reazione e la resistenza al fuoco. I cavi sono classificati in 7 classi di reazione al fuoco, in funzione delle loro prestazioni decrescenti: Aca, B1ca, B2ca, Cca, Dca, Eca, e Fca identificate dal pedice “ca” (CABLE). Ogni classe prevede soglie minime per il rilascio del calore e la propagazione delle fiamma e requisiti addizionali come l’opacità dei fumi (s), il gocciolamento di parti incandescenti (d) e l’acidità/corrosività (a).
Le classi di reazione al fuoco
Nella tabella di correlazione, basata sulla nuova norma CEI UNEL 35016, sono presenti i luoghi di applicazione dei cavi in correlazione con le classi di reazione al fuoco. Per poter superare i requisiti più gravosi della nuova metodologia di prova, sono stati sviluppati nuovi cavi con una denominazione diversa dai prodotti attuali.


La marcatura CE


L’appartenenza alle varie classi è certificata e garantita da Enti esterni notificati attraverso il rilascio di un certificato di Costanza di Prestazione. Al rilascio di tale documento, il fabbricante potrà redigere la propria Dichiarazione di Prestazione (DoP) e apporre la marcatura CE sui prodotti.  È prevista inoltre dal regolamento la sorveglianza sul prodotto (regolamento CE 765/2008) da parte delle autorità nazionali competenti, per proteggere il mercato da cavi non conformi ai requisiti della CPR.
Fino al 1° Luglio 2017 sussisterà un periodo di coesistenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR. Dopo questo periodo la marcatura CE e la Dichiarazione di Performance saranno obbligatorie per tutti i cavi per costruzione immessi sul mercato. Dopo il 1° Luglio 2017 i cavi non marcati CE potranno comunque essere utilizzati in applicazioni differenti da edifici e opere di ingegneria civile e al di fuori dell’Unione Europea (export).

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